IL RAPPORTO SOCIALE DELLA COOPERAZIONE DEI SERVIZI DELL’EMILIA ROMAGNA

La cooperazione dei servizi dell’Emilia Romagna si è dotata di un rapporto sociale a campione, composto da 45 cooperative di tutti i comparti: il 9% delle 504 complessive, corrispondenti al 60% del fatturato (2.150 miliardi) e al 65% degli occupati (28.000).

E’ la prima esperienza realizzata a livello associativo regionale, così come la Lega di Reggio Emilia ha presentato da poco la prima provinciale.

Uno degli scopi è proprio aumentare il numero delle cooperative attive, finora 15 .

Il motivo di base è che per la cooperazione visibilità e trasparenza socio-imprenditoriali, all’interno e all’esterno, debbono essere fattori connaturati, costitutivi.

Inoltre, si vuole sollecitare le pubbliche amministrazioni a fare altrettanto nei confronti dei cittadini e delle organizzazioni economiche: per esempio, introducendo nelle gare d’appalto parametri di qualità e di trasparenza sempre più chiari ed evidenti.

Il coordinamento interprovinciale e fra i settori è la condizione principale per i servizi complessi che sempre più il mercato ci chiede e per partecipare ai processi di privatizzazione in atto: per realizzarla bisogna parlare la stessa lingua, darsi struttura e metodi similari, politiche e strategie comuni, d’assieme.

Il rapporto sociale è un mezzo che può aiutare questi processi di confronto e di sintesi.

Fra le tendenze che emergono dai dati raccolti, ne sottolineiamo una prima di tipo imprenditoriale: i cospicui investimenti effettuati sono mirati soprattutto all’ampliamento e al miglioramento dei servizi esistenti, più che a quelli davvero innovativi, magari integrati con altri comparti e settori.

La seconda esigenza, di tipo sociale, è che vanno ripensati i meccanismi di partecipazione democratica, patrimoniale, sul lavoro: nelle cooperative di servizio l’operatore a contatto con il cliente determina la qualità del rapporto; la sua consapevolezza e il suo interesse sociali sono quindi fondamentali per la buona riuscita dell’impresa cooperativa.

Il bilancio sociale è un ambito importante di definizione e verifica delle problematiche e delle azioni conseguenti.

 

 

 

 

 

 

 

La formulazione che segue rappresenta la specifica interpretazione della missione cooperativa - espressa dalla Carta dei Valori Guida di Legacoop - da parte del complesso delle cooperative aderenti a ANCST in Emilia Romagna.

Essa definisce le sue peculiarità in ragione del mercato, delle condizioni della società, del contesto temporale in cui le cooperative dei servizi operano. 

 

 

 

PARAMETRI ASSOCIATIVI GENERALI RELATIVI AI 6 PUNTI:

 

1) a) innovazioni di prodotto/servizio (costi – tipo)

 

  1. iniziative per la qualità controllo fornitori –
  2. certificazione – accreditamento – bilancio sociale -

  3. azioni per la qualificazione degli appalti osservatori – protocolli di intesa/accordi fra le parti

sociali, ecc.

 

2) a) clienti – transazioni commerciali (tipologia – acquisiti/persi)

  1. analisi/iniziative sulla soddisfazione dei clienti (tipo, costo, frequenza, ecc.)

 

 

3) a) composizione base sociale (n. soci, tipologie, ecc.)

  1. n. e tipo di iniziative di informazione/coinvolgimento sociale, organizzativo e di governo (gruppi di lavoro – commissioni- consigli di amministrazione – assemblee – riunioni – giornale interno, ecc.)
  2. benefici al socio (ristorno/remunerazione capitale sociale/vantaggi sociali/sistemi premianti/retribuzioni variabili, ecc.)
  3. ore/iniziative/costi di formazione

e) dinamiche qualifiche – promozioni – percorsi di carriera

 

4) a) n. occupati (generali e di contatto, tipologia, anzianità media, ecc.)

  1. tipologia dei rapporti di lavoro (tempi pieni, part-time, contratti a termine, collaborazioni ecc.)
  2. contratti – normative (602 e salari convenzionali, fondi pensione, mutue interne, ecc.)
  3. analisi – iniziative per la regolarizzazione generale (626, HACCP, ecc.)

 

5) a) iniziative di integrazione imprenditoriale (progetti, fusioni, joint, associazioni temporanee, partecipazioni societarie intercooperative, intersettoriali, interaziendali con aziende pubbliche o private, ecc.)

  1. iniziative normative intercooperative (regole comuni, ecc. - descrizione)
  2. studi, ricerche, seminari, convegni intercooperativi
  3. iniziative sociali interne (tipologia)
  4. iniziative per la comunità (descrizione e costi)

6) a) fatturato totale (e per settore, addetto)

  1. utile
  2. patrimonio netto (di cui capitale sociale – riserve indivisibili)
  3. investimenti (importo totale)
  4. totale tasse versate
  5. utile a Coopfond

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